lunedì 9 settembre 2013

[MONZA] REVIEW TECNICA REDBULL: ipoteca sul mondiale grazie ad un effetto suolo STRATOSFERICO!

Dopo aver analizzato il weekend Ferrari dal punto di vista delle novità tecniche è bene scrivere qualche riga anche sulla scuderia che si è presa ben due posizioni su tre (Vettel primo e Webber terzo). Dopo aver vinto in Canada e a SPA, due dei circuiti più veloci del mondiale, la RedBull fa l'enplein e si prende anche Monza (purtroppo!). Cosa è che aveva in più la scuderia delle famosissime lattine nel tempio della velocità? Sicuramente un effetto suolo e una trazione MOSTRUOSI. Quindi una interazione perfetta tra scarichi, diffusore e assetto RAKE. Notare che al Venerdì la RedBull era la vettura più veloce sul traguardo (314 km/h), per poi piantarsi e arrivare allo speed check posto in fondo al rettilineo principale con l'ultima velocità ("solo" 327 km/h). Il Sabato e la domenica la RedBull ha guadagnato circa 7 km/h per un "problema al cambio" che spiego a fine articolo.

Passiamo però alle novità aerodinamiche viste in pista tra venerdì e sabato (la domenica non è utile per le novità aerodinamiche). Parto dall'AVANTRENO. Cosi come la Ferrari, si sono viste nei box RedBull due ali anteriori che differivano nel flap principale (di diverso "disegno") e dagli upper flap visto che una li montava (ALA 1 - upper flap collegati direttamente all'endplate) e l'altra no (ALA 2).

 ALA 1

ALA 2

Ma attenzione, è importante sottolineare una cosa che NESSUNO ha ancora sottolineato per bene. Entrambi i piloti RedBull hanno utilizzato l'ala anteriore senza upper flap per avere una minore resistenza aerodinamica e meno problemi quando si era in scia ad altre vetture, ma le ali di Vettel e quella di Webber differivano nella forma del flap "superiore" (se si può chiamare cosi). Vettel ha usato l'ALA 1 mostrata sopra ma SENZA UPPER FLAP, mentre Webber ha usato la stessa ala che potete vedere nella foto ALA 2. Ossia Vettel ha corso con l'ala che ha il flap con un taglio verso il centro. Ecco invece l'immagine dell'ala anteriore di Webber con l'endplate rotto dopo il contatto con Alonso, e senza l'intaglio al centro del flap:


Per entrambi comunque ben sette soffiaggi necessari per garantire una corretta portata di aria al di sotto dell'ala alle alte velocità. Finendo con la parte anteriore dell'auto da segnalare che la RedBull ha utilizzato il muso già visto a SPA leggermente più alto per massimizzare i flussi in arrivo al diffusore e quindi migliorare l'interazione tra essi e il diffusore / estrattore. Si è visto però nei box RedBull un musetto piuttosto strano, con una punta "sagomata", piuttosto "squadrata" e leggermente più "curvo", che potete vedere molto bene nell'immagine successiva:


Passando al posteriore c'è da sottolineare da subito che la RedBull ha portato una ala parecchio scarica. Corda e angolo di incidenza erano veramente ridotti al minimo (tranne che per la parte centrale del mainplane). Segnale che l'effetto suolo generato dall'estrattore garantiva comunque un ottimo carico al posteriore. Ecco un paio di foto dell'ala posteriore (dal davanti e dal dietro) senza l'aggiunta di feritoie nelle paratie (l'avevamo già vista a SPA):



Da notare anche una particolarità che non sono riuscito ancora a spiegarmi tecnicamente ossia le uscite dei condotti di raffreddamento ASIMMETRICI (forse può essere legato ai problemi al cambio che spiego tra qualche riga?!?):


Ultima novità introdotta ufficialmente in questa gara è il nuovo diffusore, che era stato provato forse proprio per avere dei riscontri per questa gara, nelle prove libere di SPA. Angolo di uscita un po più aggressivo, gurney flap singolo che termina appena sotto alla paratia dell'ala posteriore e sorta di "nolder" nelle due parti terminali del diffusore (simmetriche). 


Da sottolineare una notizia uscita proprio oggi su una nota rivista tedesca, Auto Motor Und Sport, e che ci fa capire che neppure la RedBull è una macchina perfetta e esente da problemi, soprattutto meccanici. Per i molti che hanno visto la gara non è una novità sottolineare il fatto che Vettel per gran parte della gara ha corso con il classico "fanalino" (luce rossa) da pioggia acceso. Oggi si è scoperto il perché: non è stato un guasto elettrico a far accendere tale luce ma un settaggio IMPOSTO da Adrian Newey per non avere problemi al cambio visto che già al venerdì avevano avuto problemi, e che ha obbligato i tecnici RedBull ad allungare le ultime tre marce (è anche per questo che tra il Venerdì e il Sabato hanno guadagnato 7 km/h, non solo per l'ala anteriore più scarica). Insomma, Vettel per parecchi giri ha girato con il settaggio da "bagnato" del cambio che permette una cambiata più dolce e meno decisa sugli organi meccanici. Tale settaggio si è stimato che abbia fatto perdere solo 1 decimo al giro a Vettel, tale da non compromettere il cambio ma neppure la gara. 25 punti portati a casa da Monza e Mondiale IPOTECATO. Un grazie soprattutto a Newey... gli altri è meglio che abdichino e preparino alla grande la vettura 2014.

@PJDONA

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